Catalogo della Mostra

“Dal Piave all’Isonzo – Il Fiume della Memoria”

La mostra multimediale, storico documentale, “Dal Piave all’Isonzo – il fiume della memoria” curata dall’Associazione Culturale Isonzo-Gruppo di Ricerca Storica di Gorizia, si inserisce, come uno dei momenti più significativi, nel progetto Gorizia 18-18, da teatro di guerra a laboratorio di pace. Realizzata nelle sale del Museo di Santa Chiara, in Gorizia, da venerdì 9 novembre 2018 a domenica 24 febbraio 2019 è stata visitata da più di 3.000 persone.

Il percorso espositivo espresso con pannelli fissi, gigantografie, teche espositive e vari filmati d’epoca o elaborazioni attuali, parte dalle trincee del Piave per giungere alla desolazione rimasta sulle sponde dell’Isonzo alla fine della Grande Guerra, attraverso immagini e documenti provenienti anche da varie famiglie che hanno contribuito a creare “il fiume della memoria”.

La mostra ripercorre i vari momenti militari che hanno caratterizzato l’ultimo anno di guerra tra il Regno d’Italia e l’Austria-Ungheria. Le due grandi battaglie sul Piave svoltesi tra giugno e ottobre, denominate rispettivamente del Solstizio e di Vittorio Veneto, sono illustrate con fotografie e rappresentate in alcune carte storico militari d’epoca. Nel pannello dedicato a quella del Solstizio viene pure ricordato il sacrificio del più grande asso dell’aviazione italiana, Francesco Baracca, caduto sul Montello il 19 giugno 1918, in uno dei momenti cruciali dell’ultima offensiva austro-ungarica.

L’armistizio di Villa Giusti del 3 novembre 1918 è associato alla carta geopolitica dell’Europa scaturita dalla firma dei principali trattati di pace stipulati nel corso del 1919. Viene pure delineata anche la figura dell’ultimo imperatore asburgico, Carlo I o Carlo IV per gli ungheresi, che morì, dimenticato e povero, in esilio sull’isola portoghese di Madera il 1 aprile 1922.

Attraverso alcune immagini dei cimiteri di guerra viene introdotto il discorso sulle enormi perdite subite sia dai militari che dalla popolazione civile. Si richiama l’attenzione sulla presenza nella stessa Gorizia di vari cimiteri di guerra, in particolare quello degli eroi, rimasto attivo fino al 1938, tra le attuali vie Vittorio Veneto e Faiti.

La mostra infine accoglie una significativa sintesi di foto, documenti e lettere provenienti da numerosi archivi famigliari disponibili grazie ad un’opera di raccolta e catalogazione che Isonzo ha promosso e curato presso la cittadinanza, non solo goriziana, invitata a condividere le proprie memorie legate al primo conflitto mondiale. Ne è risultato un insieme di testimonianze, anche semplici, che ci fanno rivivere le emozioni, le paure, gli affetti che la popolazione ha voluto descrivere e comunicare in quel tragico periodo bellico.

Il tutto è stato opportunamente sintetizzato e illustrato in un apposito catalogo illustrato, nel quale la sezione dedicata al “fiume della memoria” sviluppa alcune tematiche che meglio rappresentano la memoria condivisa, quali: soldati, prigionieri, profughi e internati, e immagini di Gorizia .

Un sentito ringraziamento va rivolto a tutti coloro che hanno aderito e partecipato all’iniziativa.

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