Fallschirmjäger sul fronte italiano 1943-1944

 

(AVVERTENZA: L’Associazione “Isonzo”, per dettato statutario apartitica e apolitica, non intende assolutamente indulgere nella riproposizione di simboli di una tragica ideologia, che tanti lutti e rovine ha procurato all’Umanità, se non per rigore della documentazione uniformologica e della ricerca storica. A volte, questi particolari uniformologici risultano inscindibili dal contesto generale dell’oggetto trattato e noi li esponiamo nella loro integrità, così come si trovano esposti al pubblico nei musei di Germania e Austria, paesi in cui una severissima legge impone di mascherarli se destinati a finalità non strettamente connesse alla documentazione storica, punendo duramente, inoltre, il loro utilizzo a scopi propagandistici.)

Prima parte

Sicilia 1943

Dopo la sconfitta subita dall’Asse in Africa ad opera degli anglo-americani, le truppe tedesche si ritirano in Sicilia e così la guerra si trasferisce sul suolo italiano. Infatti, la mossa successiva degli Alleati è l’invasione della Sicilia, che sarà attuata con l’operazione denominata in codice “Operazione Husky”, premessa per la successiva avanzata lungo la penisola e l’apertura di un nuovo fronte che avrebbe impegnato duramente e a lungo i tedeschi. A sostegno del XIV Panzer-Korps vengono inviati in Sicilia i paracadutisti del Fallschirmjägerregiment 3 (FJR 3) e quelli dei battaglioni I e III del FJR 4. Nelle seguenti foto ambientate in Sicilia nel luglio 1943 è rappresentato un Fallschirmjäger del III/FJR 4 impiegato nel settore di Catania.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto a sinistra: il nostro paracadutista, a cagione del clima caldo indossa ancora l’uniforme tropicale utilizzata anche sul fronte nordafricano. Sul capo porta la bustina tropicale della Luftwaffe con fregi tessuti, camicia estiva a manica lunga, tipica della LW, con aquila ricamata e cucita, come da regolamento, sul taschino destro; le spalline sono quelle previste dal regolamento per l’uniforme tropicale, bordate di giallo, colore identificativo dei reparti di volo della LW e dei Fallschirmjäger. I pantaloncini sono corti del modello LW e ai piedi (come testimoniato da numerose foto d’epoca) calza gli scarponi da Gebirgsjäger con i calzettoni arrotolati. L’equipaggiamento è costituito dal binocolo mimetizzato con vernice color sabbia e dal cinturone in tela ritorta, tipico dell’uniforme tropicale, avente fibbia con emblema della Luftwaffe verniciata in color blu. Infilata al cinturone, porta sul fianco sinistro la fondina per la pistola Luger; infilata nella parte anteriore del cinturone una Stielhandgrenade fumogena (ovviamente un simulacro inerte) e, appeso a questo tramite il soggolo, l’elmetto M-38 da paracadutista, ricoperto anch’esso, come il binocolo, dalla vernice color sabbia. Prima di effettuare la mimetizzazione, l’aquila applicata a decalcomania sul lato sinistro dell’elmetto è stata protetta in modo da renderla ancora visibile dopo la verniciatura.
Foto a destra: dettaglio della parte posteriore della camicia. Si possono notare, all’altezza delle spalle, la cucitura orizzontale e le pieghe create verticalmente per rendere più confortevole la camicia durante i movimenti.

Dettaglio dell’aquila emblema della Luftwaffe, regolamentare per la camicia tropicale. Tessuta su una toppa di formato triangolare, successivamente cucita sul taschino destro della camicia.

In questo dettaglio si può osservare l’equipaggiamento leggero portato al cinturone dal nostro Fallschirmjäger. Appeso al cinturone tramite passanti pende il tascapane e, sempre allo stesso, appesa a mezzo del moschettone, la borraccia in bachelite con relativo bicchierino. La borraccia dispone di “cinghiaggio” realizzato in tela e non in cuoio perché trattasi di un modello tropicale.

 

Ormai i combattimenti nel settore di Catania contro la Prima Brigata Paracadutisti britannica sono iniziati. Il nostro Fallschirmjäger ha indossato l’elmetto M-38 per truppe aviolanciate. All’equipaggiamento individuale si è aggiunta la bandoliera porta caricatori per il fucile Mauser Kar. 98K. Tale bandoliera era prodotta specificatamente per i paracadutisti. Venne prodotta utilizzando diversi tipi di tessuti cromatici: infatti era prodotta nei colori sabbia, grigio blu e mimetica. Le pattine di chiusura potevano avere il profilo arrotondato oppure trapezoidale. I bottoni automatici erano prodotti dalla PRYM. Quella presentata in questa foto ha gli automatici riportanti la dicitura PRYM 6H (nome produttore + codice alfanumerico che definiva la misura dell’automatico). NOTA: tutti gli automatici riportanti la dicitura “ORIGINAL PRYM” sono di produzione postbellica!
(L’ordigno che appare nelle foto sopra è una riproduzione in vetroresina.)

Dettaglio dell’elmetto M-38 da paracadutista. Questo elmetto è stato mimetizzato con tinta color sabbia tipica del teatro d’operazione nordafricano e poi italiano. Sotto il bullone di fissaggio dell’imbottitura interna è visibile l’aquila della Luftwaffe. Internamente si può osservare la verniciatura originaria dell’elmetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A sinistra: in un momento di stasi tra un combattimento e l’altro, nelle retrovie il Fallschirmjäger si è preso un momento di relax per leggersi un numero della rivista “Adler”. In questa foto il paracadutista indossa una combinazione tropicale composta da bustina, camicia che lascia intravedere la maglietta sportiva con simbolo della LW, cinturone in tela ritorta con fibbia LW in ferro verniciata, pantaloni lunghi tipici della LW, con tascone frontale sulla gamba sinistra. Questi pantaloni avevano in vita un cinturino con fibbia passante in alluminio e alle caviglie erano stretti tramite fettucce passate in fibbie dello stesso tipo di quella alla vita.
A destra: da notare il particolare dell’emblema presente sulla maglietta sportiva indossata sotto la camicia: è ricamato in filo nero su una toppa di cotone bianco di forma triangolare, cucita successivamente sulla maglietta.